La soluzione definitiva all’inquinamento di origine automobilistica ci sarebbe pure, ma come al solito la potente lobby dei petrolieri e delle case automobilistiche boicotta il tutto.
Negli States, infatti, è stata inventata la macchina che va a M&M’s: le simpatiche pastigline colorate ipercaloriche sono infatti il carburante ideale, così ripiene di energia e senza la benché minima traccia di sostanza nutritiva possono venire bruciate senza residui dell’ambiente, e un motore modificato può efficentemente trasformare tutti gli zuccheri e i coloranti sintetici di cui son fatte in energia motrice pulita, comoda e profumata.
Negli states c’era anche un distributore di M&M’s funzionante: uno arrivava con la macchinetta, attaccava la pompa, e un fiume di confetti colorati finiva nel serbatoio. La macchina a M&M’s non generava gas di scarico, nemmeno sottoprodotti di nessun genere, e come rumore faceva solo un sommesso “gnam gnam gnam”.
Addirittura, sta macchina l’aveva fatta vedere una volta Beppe Grillo in uno dei suoi spettacoli: si era fatto dare dal pubblico due pacchetti di M&M’s (da buon genovese, mica gli ha tirati fuori lui), li ha messi nel serbatoio, ha avviato la macchina e brum brum brum, che dolcezza, che bontà! A seguire, invettiva contro i petrolieri e i politici, il pubblico applaudiva entusiasta, lui sì che gliene canta quattro!
Ma, come si diceva, anche questa brillante idea è stata boicottata: fin da subito il distributore è stato preso d’assalto da una banda di adolescenti cicciosi e brufolosi, che si attaccavano alla canna della pompa e trangugiavano come maiali anche due quintali pro capite di M&M’s al giorno. Si è poi scoperto che i sabotatori iperglicemici erano tutti figli di petrolieri e/o manager dell’industria automobilistica. Guarda la coincidenza.
Anche in Italia una volta c’è stata l’auto superecologica: andava a grappa. L’aveva inventata Giacinto Pettenon, di Trebaseleghe (PD), alpino. Stava per andare in tv a presentarla da Bonolis quando un vicino (pagato da quelli della Tamoil) ha fatto la spia e si è scoperto che il Pettenon la grappa se la distillava clandestinamente, giù in garage, e allora vai di carabinieri, denuncia, sequestro, e allora poi la cosa è finita lì.