Volumi Grami n.1

Nel caso uno abbia una madre ancora sessualmente appetitosa e fruibile, oppure che ormai sia ridotta a vecchia bacucca bavosa col pannolone, se ne può sempre ricavare un certo utile monetario. Basta solo presentarla in modo competitivo sul mercato.

E qui viene in aiuto un libro appena uscito:

VENDERE LA MAMMA SU E-BAY
Tecniche di e-marketing per la rottamazione della figura materna

Un manuale completo, scritto da un ragazzetto di sedici anni, su come vendere la propria madre all’asta su Internet e su come guadagnarci dei bei soldoni, eventualmente da riciclare nel fiorente mercato immobiliare.

Perché di mamma ce n’è una sola, e bisogna venderla bene!

Catastrofe Planetaria n.5

L’altro giorno, due madamine al mercato, in coda al banco del pesce per comprare le seppioline:

– Eh, guardi, meno male va’ che c’è l’effetto serra, che almeno non si accende più il termo d’inverno, e si risparmia!
– Eh, però d’estate poi serve il condizionatore, e anche quello consuma.
– Sì vabè, però, vuoi mettere quanto spendi di enel e quanto spendi di metano?
– Eh sì, eh sì, certo che alla fin fine, facendo due conti, conviene così, sissì.
– Che se poi anche i poli si sciolgono, meglio! Non c’è più bisogno neanche di andare fino in Liguria o a Cesenatico, il mare poi arriva fino a Vercelli, e allora mezzoretta e sei arrivata: eh, son bei soldi di benzina risparmiati, anche lì!
– Oh sì, oh sì. Ma tu immagina anche quanto stress in meno! E le code! Non vedo l’ora.
– Eppoi tanto hanno detto al tiggì che ormai non c’è più niente da fare, che ormai è troppo tardi, e allora, dico: teniamocelo e godiamocelo sto effetto serra!
– Ormai, dato che è capitato…
– Eh sì appunto, tanto ormai, dato che c’è… Anzi: sa cosa dico? Doveva venire prima!
– Eh già, magari ai nostri tempi ci fosse stato l’effetto serra!
– Proprio vero: i giovani di oggi si trovano tutte le comodità belle che pronte.

Energia Pulita n.3

La soluzione definitiva all’inquinamento di origine automobilistica ci sarebbe pure, ma come al solito la potente lobby dei petrolieri e delle case automobilistiche boicotta il tutto.

Negli States, infatti, è stata inventata la macchina che va a M&M’s: le simpatiche pastigline colorate ipercaloriche sono infatti il carburante ideale, così ripiene di energia e senza la benché minima traccia di sostanza nutritiva possono venire bruciate senza residui dell’ambiente, e un motore modificato può efficentemente trasformare tutti gli zuccheri e i coloranti sintetici di cui son fatte in energia motrice pulita, comoda e profumata.

Negli states c’era anche un distributore di M&M’s funzionante: uno arrivava con la macchinetta, attaccava la pompa, e un fiume di confetti colorati finiva nel serbatoio. La macchina a M&M’s non generava gas di scarico, nemmeno sottoprodotti di nessun genere, e come rumore faceva solo un sommesso “gnam gnam gnam”.

Addirittura, sta macchina l’aveva fatta vedere una volta Beppe Grillo in uno dei suoi spettacoli: si era fatto dare dal pubblico due pacchetti di M&M’s (da buon genovese, mica gli ha tirati fuori lui), li ha messi nel serbatoio, ha avviato la macchina e brum brum brum, che dolcezza, che bontà! A seguire, invettiva contro i petrolieri e i politici, il pubblico applaudiva entusiasta, lui sì che gliene canta quattro!

Ma, come si diceva, anche questa brillante idea è stata boicottata: fin da subito il distributore è stato preso d’assalto da una banda di adolescenti cicciosi e brufolosi, che si attaccavano alla canna della pompa e trangugiavano come maiali anche due quintali pro capite di M&M’s al giorno.  Si è poi scoperto che i sabotatori iperglicemici erano tutti figli di petrolieri e/o manager dell’industria automobilistica. Guarda la coincidenza.

Anche in Italia una volta c’è stata l’auto superecologica: andava a grappa. L’aveva inventata Giacinto Pettenon, di Trebaseleghe (PD), alpino. Stava per andare in tv a presentarla da Bonolis quando un vicino (pagato da quelli della Tamoil) ha fatto la spia e si è scoperto che il Pettenon la grappa se la distillava clandestinamente, giù in garage, e allora vai di carabinieri, denuncia, sequestro, e allora poi la cosa è finita lì.

Energia Pulita n.2

Gli scienziatoni ricercatori sono sempre alla disperata ricerca di nuove fonti di energia, ma così, tanto per far passare il tempo, tanto il petrolio durerà abbastanza da avvelenarci tutti e grigliare il pianeta e le famose energie alternative le possiamo dare al gatto, e…

…e comunque, non divaghiamo.

Si diceva: alla disperata ricerca di energie alternative, gli scienziati (quei tizi che girano nei laboratori col camice bianco) hanno scoperto che l’energia usata per soffiare sulle candeline della torta di compleanno potrebbe essere utilizzata per dare tanta elettricità a una città anche di diecimila abitanti (cioè, mica pizza e fichi).

Si fa così:

Ogni giorno, almeno una milionata di persone che fanno il compleanno proprio quel giorno vengono invitate a festeggiare non con parenti amici e colleghi, ma a prendere un taxi e andare vicino a una centrale eolica, e al “tre, due, uno, via!” soffiano tuttinsieme in direzione di una turbina eolica, la turbina eolica gira gira gira come l’elica dell’aviator, e vualà, beccati ‘sta vagonata di elettricità.

Certo che sei poi uno va a far notare agli scienziati che come idea somiglia un po’ a una cazzata grossa fatta e finita, eh, loro s’offendono. Sai come son fatti gli scienziati, no? Loro vivono nel loro mondo, hanno un po’ sempre la testa fra le nuvole, i calzini spaiati, la patta aperta, e vabbè, bisogna portar pazienza.

(Però nel frattempo che loro si trastullano qui il pianeta si riscalda, il pangolino glassato si estingue e fra un po’ a Trastevere ci arriva il mare.)

Energia Pulita n.1

Gli scienziati stanno pensando di sfruttare una nuova fonte di energia alternativa: le imprecazioni dei vecchiotti che, ogni mese, si presentano agli sportelli della posta per ritirare la pensione.

Funziona così.

I simpatici nonnini, quando avranno voglia di lamentarsi del caldo, del freddo, della temperatura normale, degli impiegati fannulloni, degli extracomunitari che puzzano, del governo, del governo precedente, dei lavori in viale garibaldi che fanno un sacco di polvere, della tivù dove fanno solo repliche, dell’italia di oggi, del prezzo del prosciutto, di quanto costano le patate, della sanità pubblica, etc etc etc…

…insomma: tutte le volte che i nonnini avranno qualcosa da ridire, saranno invitati ad evitare di esternare oralmente il loro malcontento, e piuttosto a schiacciare un pomo di gomma tipo trombetta da bicicletta (quella che fa “popi-popi”) all’uopo predisposto in ogni ufficio postale: l’aria compressa così movimentata andrà ad alimentare alcune turbine epicicloidali alla stracciatella isotopica, che produrranno tanta elettricità pulita e gratis per la gioia di grandi e piccini.

Gli esperti calcolano che in questo modo si potrebbe generare elettricità sufficiente da accendere una lampadina giù in garage per cinque secondi, una volta all’anno, a mezzanotte, proprio quando non serve a una cippa a nessuno.

Beh, vabeh, è poco, d’accordo, ma è sempre meglio che niente.

Eppoi, hai poco da criticare: fallo tu! fallo tu! salvalo tu il pianeta, dai, vediamo se sei capace! Manco fossi Bono Vox che salva tutti, guarisce gli storpi, libera gli oppressi e igienizza pure il water. Tsè.

Catastrofe Planetaria n.4

L’altro giorno, sul tram, ho sentito due scienziati climatologi che discutevano fra di loro mangiando un gelato, e parlando del più del meno e della tropicalizzazione del clima in Italia, concordavano sul fatto che fra ventanni le gelaterie faranno affari d’oro, e che terrano aperto anche d’inverno. Il che tuttosommato è positivo.

Del fatto che Venezia verrà sommersa e tutta quella roba lì, non glie ne fregava niente.