Gli scienziati stanno pensando di sfruttare una nuova fonte di energia alternativa: le imprecazioni dei vecchiotti che, ogni mese, si presentano agli sportelli della posta per ritirare la pensione.
Funziona così.
I simpatici nonnini, quando avranno voglia di lamentarsi del caldo, del freddo, della temperatura normale, degli impiegati fannulloni, degli extracomunitari che puzzano, del governo, del governo precedente, dei lavori in viale garibaldi che fanno un sacco di polvere, della tivù dove fanno solo repliche, dell’italia di oggi, del prezzo del prosciutto, di quanto costano le patate, della sanità pubblica, etc etc etc…
…insomma: tutte le volte che i nonnini avranno qualcosa da ridire, saranno invitati ad evitare di esternare oralmente il loro malcontento, e piuttosto a schiacciare un pomo di gomma tipo trombetta da bicicletta (quella che fa “popi-popi”) all’uopo predisposto in ogni ufficio postale: l’aria compressa così movimentata andrà ad alimentare alcune turbine epicicloidali alla stracciatella isotopica, che produrranno tanta elettricità pulita e gratis per la gioia di grandi e piccini.
Gli esperti calcolano che in questo modo si potrebbe generare elettricità sufficiente da accendere una lampadina giù in garage per cinque secondi, una volta all’anno, a mezzanotte, proprio quando non serve a una cippa a nessuno.
Beh, vabeh, è poco, d’accordo, ma è sempre meglio che niente.
Eppoi, hai poco da criticare: fallo tu! fallo tu! salvalo tu il pianeta, dai, vediamo se sei capace! Manco fossi Bono Vox che salva tutti, guarisce gli storpi, libera gli oppressi e igienizza pure il water. Tsè.