Minaccia Improbabile n.2

Stamattina in Posta è entrato un tizio con due enormi vassoi da pasticceria, si è messo in coda, e quando è arrivato il suo turno ha cominciato a minacciare un’impiegata urlando “Datemi soldi! Dammi i soldi, brutta befana del cazzo, dammi tutti i soldi che hai, sennò mi mangio questi cinquanta babà al rhum! Capito?”

E fin qui, niente di strano.

La cosa è cominciata a diventare interessante quando l’impiegata ha risposto “Faccia pure, mangi”. Il tizio ha scoperchiato i vassoi e ha cominciato a mangiare i babà, uno dietro l’altro. Al quinto già aveva perso un po’ di foga, al decimo era in netta difficoltà, e cominciava un po’ ad essere ubriaco. Capirai, arrivare a cinquanta.

Il pubblico all’inizio era spaventato, poi disgustato, ma da un certo punto in poi sì è appassionato, lo incitava, uno ha cominciato a raccogliere le scommesse, chi diceva che andava in coma diabetico, e chi diceva che smetteva per l’ubriachezza. Due ragazzini riprendevano tutto col telefonino, con la scusa che stavano facendo una ricerca sul suicidio iperglicemico: loro speravano che poi vomitasse tutto, cosi’ il video veniva una figata.

Arrivato a ventitre’ babà lo sbafatore folle ha ceduto per ubriachezza; lo hanno adagiato a russare su una sedia e la gente in fila si è spartita i babà avanzati. Qualcuno si è lamentato che era rimasto senza, incurante del contesto sociale degradato in cui si è svolta la squallida vicenda.

Minaccia Improbabile n.1

L’altro giorno è salito sul tram un tizio che sbraitava “Morirete tutti, il mondo finirà, e non farete in tempo a chiedere pietà, lo Zucchero a Velo dal Cielo vi ricoprirà.”

E fin qui, niente di strano.

Due o tre muratori slavi hanno finito la birra e il panino, una signora filippina gli ha detto di piantarla di sbraitare, un professore d’italiano in pensione gli ha fatto i complimenti per l’uso delle rime, e una bimba gli ha chiesto: “Ma, che cosa vuol dire?”

Allora ‘sto tizio si è messo a spiegare che lui ha inventato una bomba biochimica  adimensionata che trasformerà tutta l’acqua del pianeta in zucchero a velo per pandori tipo Bauli, che dal cielo sarebbe scesa una letale nevicata di zucchero, e che da un giorno all’altro l’avrebbe lanciata, e vualà morti tutti, o di sete o di diabete. A scelta.

La bimba ha detto “Ah!”, il Professore ha detto “Boh?”, la filippina ha detto “Vabè”. I muratori slavi hanno ruttato e hanno acceso una sigaretta. La filippina ha cominciato a dire che era vitetao fumare, e loro l’hanno picchiata.

Un rappresentante della Bauli che passava di lì ha subito compreso il pericolo e soppesato la minaccia: gli ha offerto mille euro perchè ‘sta bomba mortifera la buttasse almeno passate le feste, che sennò tutta sta strage planetaria, oltre a rappresentare una minaccia per l’immagine aziendale della Bauli, avrebbe inevitabilmente  portato a una riduzione del venduto e a una contrazione del fatturato.

Allora il pazzo ha chiesto: “Ma poi, passate le feste, posso buttarla?” e il rappresentante della Bauli ha dato il suo consenso indifferente.

Secondo me, quel rappresentante farà carriera in Bauli. Beh, almeno fin dopo le feste, poi arriverà un giorno in cui dal cielo comincerà a nevicare zucchero, moriremo tutti e sarà la Fine del Mondo, evento che renderà praticamente inutilizzabile la sua nuova Auto Aziendale appena tagliandata.

Sudoku del Cuore n.3

Si conoscono a un ricevimento, lei è la tizia del catering addetta all’aperitivo analcolico, per attaccare bottone lui dichiara di appartenere a un’armata di invasione di rettili alieni mutaforma che necessitano della periodica ingestione di sangue umano per mantenere il loro aspetto antropomorfo, sì ammette di aver già bevuto un po’, ma non importa, a mezzanotte avrebbero cominciato a uccidere e vampirizzare tutti gli invitati, però se lei fosse così gentile da dargli il numero di cellulare, magari per quella sera non l’avrebbe vampirizzata, lei ride di una scusa così fantasiosa, beh, dai, come espediente per abbordare almeno è originale, lui ammette l’imbroglio, in effetti è solo un umano innocuo ma che si sta già annoiando di quella festa e che la trova molto carina, insiste per avere il suo numero, lei dopo un attimo di esitazione gli dà il numero, con l’avvertenza “ma tanto non ti servirà”, visto che poi lei balza oltre il banco dell’aperitivo analcolico, gli si avventa al collo, comincia a succhiargli il sangue, e così fanno le altre cameriere con gli invitati, sono tutte vampiresse, avanguardia di un esercito di rettilesse mutaforma succhiasangue che sta invadendo la Terra e uccidendo tutti quanti, lavavetri agli incroci e razzisti in SUV inclusi.

Sudoku del Cuore n.2

Lei comincia a picchiarlo già di prima mattina: pugni nella schiena, calci negli stinchi, gomitate nel fegato.

Poi per tutto il giorno continua così: cazzotti sulle spalle, pugni in faccia, altri schiaffi secchi sulle braccia; lui sopporta, perché sa che è l’unico modo di farla godere. Da un certo punto in poi lei prende il matterello, e giù botte. E lui sopporta.

La sera, quando lui si spoglia, è chiazzato di lividi ovunque. Lei gli sussurra nell’orecchio: “Sei il mio uomo leopardo… sbranami!!!” e comincia a spogliarsi, facendo le fusa.