Dialoghi della conoscenza n.6

La legge morale dentro di me, le scie chimiche sopra di me, diceva Kant.“Certo che, quando cambi i 50 euro, poi spenderli tutti è un attimo. C’è un cazzo da fare.”

“Ah già, spariscono subito. Succede anche a te uguale?”

“Che poi è tutta colpa della BCE. Usano una cartamoneta apposta.”

“Maddai.”

“Sì, gli euro sono stampati su un tipo di carta fatta apposta in modo che tu li spendi prima.”

“Hai capito sti bastardi…”

“Ad esempio ci sono dei paesi che usano una carta diversa, e allora uno li tiene più volentieri in mano, e li spende meno.”

“…e fessi noi che ci caschiamo.”

“Adesso non mi ricordo il paese, ma se cerchi su gughél lo trovi.”

Dialoghi della Conoscenza n.3

Si sta come di primavera, lassù nel cielo, le scie chimiche...“Che poi, uno che vuole suicidarsi, mica ce l’ha scritto in faccia. C’è un cazzo da fare.”

“Eccerto.”

“Ma se ci pensi, è da stare chiusi in casa, e non prendere mai più un mezzo pubblico.”

“Che tempi.”

“Io ad esempio in macchina faccio il minchione solo quando sono da solo.”

“Io, uguale.”

 

Dialoghi della Conoscenza n.2

Guardavamo queste scie chimiche al tramonto, la tua risposta fu "sì", e in un attimo fosti mia...

“Eh, certo, che, se è danneggiata la scatola nera, c’è un cazzo da fare”.

“Ma tanto, che poi, anche se non era danneggiata, mica te lo venivano a dire a te cos’era successo.”

“Infatti.”

“Guarda solo  l’aereo che è caduto lì, laggiù, nell’oceano indiano: mica ti hanno detto niente di come è andata a finire!”

“Sti bastardi.”