Sorgerà in Piazza Garibaldi, all’angolo con Via Roma e Corso Craxi, il tanto atteso monumento al Deficiente A Caso.
Questa figura mitica, che sempre ricade nei discorsi e nella memoria collettiva autodenigrante (“un deficiente a caso: io”), nonché degna rappresentante delle istanze della “ggente”, finalmente trova giusto riconoscimento e visibilità.
Il Deficiente a Caso sarà rappresentato in modo idiota, con vestiti futili, gestualità imbecilloide, lineamenti da cretino e sguardo vuoto, onde a rappresentare emblematicamente il famoso Vuoto dei Valori di cui si parlava un tempo, e con il braccio indicante l’osservatore, quasi quasi come per dire:
“E adesso prendiamo un deficiente a caso: tu!”
“Io? Ma proprio io? Ce ne sono tanti altri qui intorno, la piazza è piena, ecco, vedi, toh, prendi lui!” (indicando il cognato)