
Il Perseverance ha sei ruote, come il cane dell’Eni che ha sei zampe. Vi sembra una semplice coincidenza? Io non credo. Secondo me c’entrano Big Pharma e i QAnon. Mi pare evidente.
Il Perseverance ha sei ruote, come il cane dell’Eni che ha sei zampe. Vi sembra una semplice coincidenza? Io non credo. Secondo me c’entrano Big Pharma e i QAnon. Mi pare evidente.
Il Rover Perseverance girella e si sposta liberamente sulla superficie del rosso pianeta, cercando un parcheggio che non sia in zona blu.
Chissà se trova i giocolieri fermi al semaforo.
Comunque è chiaro che nun cià spicci da dargli.
Il viandante esausto che giunge alla città di Promezia cerca solo una birra gelata, una doccia bollente e una donna completamente depilata, ma certe volte gli capita di trovare una birra completamente depilata, una doccia gelata e una donna bollente (e fin qui potrebbe andare), ma più spesso gli capita di trovare una birra bollente, una doccia completamente depilata e una donna gelata, il che non è proprio il massimo. Spesso le promesse di Promezia sono solo miraggi completamente depilati
(Ogni primo mercoledì del mese, a Promezia in Piazza Grande c’è il grande falò dei Peli Superflui).
Giunto alla citta di Anelanta, il viaggiatore cerca disperatamente un posto per parcheggiare il suo dromedario, ma non lo trova. Il suo compagno di mille deserti e mille oasi ora non ha neanche più diritto a tre metri quadrati di asfalto morbido e pulito, magari con una ciotola di Sheba per dromerario sterilizzato. Da quando hanno messo striscie blu dappertutto, non si sa più dove mettere il dromedario.
Nella città di Euforbia i giovani che vanno sui monopattini elettrici li cacciano con i fucili a pompa, perché dice che mettono sotto le vecchiette indifese.
Ogni cinque monopattinisti abbattuti si vince una felpa del Salvini (che tanto non le usa più, adesso ha messo su il vestito buono).
Nella scintillante città di Ezia tutti fanno veder il cammello solo se l’altro mostra la moneta. Siccome non tutti cianno spicci e anzi i pagamenti elettronic contacless si stanno diffondendo anche in quelle remote regioni desolate, i venditori di cammelli non vedono più la moneta, quindi tengono nascosto il cammello, la transazione non va a buon fine, fanno sempre meno affari, scendono in sciopero, bloccano il traffico della città, subito ottengono aiuti di categoria e sussidi statali con i quali vivacchiano senza far niente, così poi possono lasciare i cammelli lungo le piazzole delle autostrade come i cani d’estate. Nella città di Ezia il contactless uccide il business.
Ebbasta! Chepalle! Tanto mica è vero che sono andati sulla Luna. Quindi ha poco da fare il figo Piero Angela a dire in giro: “Io c’ero, ho visto tutto, mi ricordo”. Ma cosa si è fumato? Ma che film ti sei visto?
IO non c’ero, non ho visto niente, non ero neanche nato, quindi non ci credo. La tecnologia è tutta una balla. La Luna è fatta di formaggio, la terra è piatta e i bambini vaccinati da grandi votano (ops, votavano) PD.
Questo per dire che è ora che Piero Angela si trovi un lavoro da posteggiatore abusivo, e che la pianti di inoculare idee malsane negli italiani, tipo che siamo andati sulla Luna o che esiste il progresso o la tecnologia. E’ tutta una balla! Svegliati popolo bue! Apri gli occhi! Trovate un lavoro a Piero Angela!
Il figlio potete lasciarlo lì dov’è, tanto fa meno danni (parla solo di minchiate) e tutto sommato è un gran figo.
Dante Alighieri è stato declassato da Sommo Poeta a Indagatore dell’Incubo nella Firenze Conformista e agitata del 1300.
Il suo declassamento da Sommo poeta è stato deciso dal M5S, secondo il principio “uno vale uno”: siccome chiunque può mettersi di buona volontà e scrivere la Divina Commedia, non è il caso di continuare a incensare il Nasone con l’alloro in capo (che poi, l’alloro: serve per fare la grigliata, cosa c’entra metterlo in testa?)
Comunque adesso Dante ha dovuto trovarsi un lavoro serio, ed è ufficialmente un Detective di anime perse svolazzanti: Indagatore Infernale, estorce confessioni postume alle anime dei dannati e le invia sulla Terra dei Viventi, in modo che i vari “cold case” possano essere chiusi.
Tipo ad esempio che adesso s’è capito com’è andata la storia del Conte Ugolino, anche se ormai non glie ne frega più niente a nessuno, son solo passati 7 secoli e passa.
Queste mani
questi piedi
questi miei capelli
e poi di nuovo
queste mie mani
nelle tue mani
queste braccia
queste mie due braccia
con i piedi
queste gambe
con questi altri piedi
quanti piedi?
mah, quattro almeno
troppi direi
queste mani
no aspetta, finiamo il discorso dei piedi
questi piedi
nelle tue mani
ma te li sei
sì me li sono lavati
no aspetta, alla fine quanti sono i piedi?
molti
molti piedi?
sì però
poche mani
nessuna testa
vorrei avere molte mani
vorrei avere pochi piedi
vorrei avere meno testa
vorrei che fra noi le cose fossero diverse
qualcosa non mi torna
mi sento un po’ confuso
sapessi io
Il viandante che giunga nella città di Anaerobia deve prima di tutto procurarsi il “Sacro Report sulla Concentrazione di PM10 a Supporto del Protocollo Operativo Antismog”, un Editto Imperiale in forma di bollettino dai toni allarmanti catastrofici e apocalittici che viene emesso ogni tre giorni.
Tutti, cittadini o viandanti, residenti o clandestini, sono tenuti a conoscerlo. Tuttavia, il viaggiatore occasionale resta sempre sorpreso dell’uso che si fa di questo bollettino, in Anaerobia.
Esso viene affisso nottetempo con larghe pennellate di colla in ogni angolo di palazzo e su ogni colonna di marmo rosa della città, i Messi Imperiali lo leggono stentorei su cavalli bardati a festa e preceduti da squilli di tromba, i bambini delle elementari lo imparano devotamente a memoria, le cassiere dei supermercati lo leggono alla clientela in coda, il predicatore seminudo lo declama sbavando e strabuzzando gli occhi di fronte alle porte del Tempio, il garzone del panettiere lo canticchia allegramente mentre consegna odorose ceste di panini al sesamo e al cardamomo alle vecchine intente a filare negli ombreggiati vicoli imbiancati a calce.
Dopo tre giorni, quando il nuovo bollettino viene emesso, di quello vecchio vengono fatti tanti areoplanini di carta che vengono lanciati dall’alto delle torri medioevali e dei grattacieli scintillanti. Allora il cielo del tramonto si riempie di acrobazie cartacee e voli spiraliformi di solito discendenti ma talvolta anche ascendenti, che richiamano alla memoria dei più anziani la leggiadria del volo delle rondini ormai estinte da tempo.
Ma, al di là della lettura, declamazione, orazione e volo finale, nessun altro uso del “Sacro Report” è noto, né alcun effetto o azione deriva dalla sua pubblicazione. Il suo impatto diretto o indiretto è completamente nullo. L’unico a trarne un qualche vantaggio è il predicatore seminudo che, ogni sera, conta gli incassi delle offerte. Ad Anaerobia l’emergenza diventa entertainment.