Non Mi Ricordo n.5

Un'avvitatina al giorno toglie il medico di torno.Non mi ricordo di averti mai incontrato prima. Ma figurati! Come dici? Quella sera? Sulla spiaggia? Quale spiaggia? Ma dove? Ma quando? Ma vattene via, ma chi ti conosce? Ma chi ti ha mai visto prima! Guarda che chiamo il mio ragazzo, che fa palestra e ti gonfia. Ma vattene, và. Figurati se t’ho mai detto che ti amavo, ma tu sei fuori!  Ammenoché quella sera non fossi ubriaca, evabè, dai, scusa, e tu dai retta a una tipa ubriaca il bikini che dice che ti ama? Ma tu sei fuori totale, fatti vedere da uno bravo, và! Maffigurati se mi ricordo di te! Ma sei ridicolo! Ma vattene, và! Sto deficiente! Sei un deficiente! Deficiente! Ricordatelo, che sei un povero deficiente, ricordatelo bene la prossima volta che una tipa ti dice che ti ama! Un povero deficiente!

Monumento Lento n.4

Sorgerà in Piazza Garibaldi, all’angolo con Via Roma e Corso Craxi, il tanto atteso monumento al Deficiente A Caso.

Questa figura mitica, che sempre ricade nei discorsi e nella memoria collettiva autodenigrante (“un deficiente a caso: io”), nonché degna rappresentante delle istanze della “ggente”, finalmente trova giusto riconoscimento e visibilità.

Il Deficiente a Caso sarà rappresentato in modo idiota, con vestiti futili, gestualità imbecilloide, lineamenti da cretino e sguardo vuoto, onde a rappresentare emblematicamente il famoso Vuoto dei Valori di cui si parlava un tempo, e con il braccio indicante l’osservatore, quasi quasi come per dire:

“E adesso prendiamo un deficiente a caso: tu!”

“Io? Ma proprio io? Ce ne sono tanti altri qui intorno, la piazza è piena, ecco, vedi, toh, prendi lui!” (indicando il cognato)