Esercizio di scrittura creativa n.1:
Descrivere un maiale che gioca a poker
Svolgimento:
Jerry era un maiale fatto e finito, pronto ormai per finire a far salami o prosciutti, quando un giorno gli prese la voglia di giocare a poker a soldi. Nei lunghi mesi di prigionia di allevamento Jerry aveva imparato a giocare a poker con il suo compagno di cella, Tom lo smilzo; i due porci lerci giocavano bene, sigaro in bocca tavolo verde e tutto, ma non avevano le fiches, e quindi non c’era mica tanto da divertirsi.
Jerry fuggì dall’allevamento una notte di settembre, e con il suo bel mazzo di carte truccate andò in città. Al saloon lo fecero entrare subito in un tavolo di poker coi fiocchi, avevano giusto bisogno di un pollo da spennare, anche se di solito i maiali non portano piume, a meno che non si tratti di miss Piggy dei Muppet che magari lei qualche piuma di struzzo ogni tanto se la mette.
Con le sue zampone lerce che tenevano le carte Jerry faceva la sua porca figura, gli altri giocatori lo guardavano schifato, ma lui vinceva, barava e vinceva, anche gli altri baravano ma lui barava meglio, e vinceva, e già la fama del maiale pokerista si spargeva per la città. Ma un giorno nel saloon capitò il Signor Raspini, quello dei salumi, vide quel bal maiale grasso e grosso, lo catturò e ci fece dei salami.
Grande disappunto di Molly, la battona del saloon, che aveva già in mente di irretire il povero Jerry, ubriacarlo di moine e gin e sfilargli il portafogli dal panciotto mentre dormendo russava forte.
(Però c’è un problema: come fanno i maiali a tenere le carte con le zampe? Non ci hanno mica il pollice opponibile.)